Alla scoperta del territorio

Emilia-Romagna

Caratteristiche del Territorio

La zona montuosa occupa circa il 25% del territorio ed un altro 25% è occupato da una zona collinare ubicata tra l’Appennino e la pianura. Solo la provincia di Ferrara, non ha una zona montuosa-collinare. Sono gli Appennini che attraversano diagonalmente l’Emilia-Romagna. La vetta più alta è il Monte Cimone che con i suoi 2165mt è il più alto non solo dell’Emilia-Romagna ma dell’intero Appennino Settentrionale. Altre montagne sopra i 2000mt sono il monte Cusna, il monte Prado e l’Alpe di Succiso. Un monte da ricordare è il monte Fumaiolo, conteso dalle province di Forlì-Cesena ed Arezza, da cui nasce il fiume Tevere.

Il territorio è ricco di laghi che sono piccoli e di scarso interesse. I laghi più grandi si trovano sull’Appennino Tosco-Emiliano e sono, prevalentemente, di origine glaciale. Piccoli laghi sono presenti anche nella pianura ma spesso si trasformano in bacini paludosi.
Dall’Appennino scendono verso la pianura numerosi piccoli corsi d’acqua, spesso a carattere torrentizio, molti dei quali sono affluenti di destra del Po. Il Po segna, per un lungo tratto, il confine settentrionale della regione e una parte del suo delta è anche in territorio emiliano.

La parte orientale dell’Emilia-Romagna si affaccia sul Mare Adriatico e presenta coste basse e sabbiose. Questa zona ha un vivace turismo balneare (la Riviera Romagnola), mentre nella parte ferrarese il turismo è più di tipo verde-ambientale. Il delta del fiume Po rende difficile la balneazione a causa dei detriti fluviali, ma, contemporaneamente, crea una grande biodiversità e racchiude diverse aree protette.

Caratteristiche Gastronomiche

In Emilia-Romagna ci si potrebbe fermare agli antipasti: ogni città ha una sua specialità. Dominano i salumi con il prosciutto crudo di Parma, il superlativo culatello, la gustosa mortadella. A Reggio Emilia dobbiamo gustare l’erbazzone, un misto di verdure pieno di gusto, oppure le “chizze”, fagottini fritti farciti di grana da gustare caldi. A Parma troviamo la torta fritta e a Bologna si può assaporare la mousse di mortadella, mentre a Modena troviamo le tigelle, un pane tondo che si gusta caldo riempito di salumi, formaggi, lardo e persino cioccolata spalmabile.

L’Emilia-Romagna è la patria del tortellino, dei cappelletti e delle tagliatelle. I sughi sono vigorosi, saporiti. Il sugo alla bolognese è composto da pomodoro, carne macinata, cipolla, carote e sedano. Su tutti i primi piatti viene fatto cadere a pioggia il parmigiano! Non sottovalutiamo gli anolini di carne parmensi ed i cappelletti all’emiliana, serviti in brodo di carne e ripieni di carne, salumi e formaggio. Indimenticabili i passatelli reggiani: sono fatti da una miscela di uova e pane grattugiato con aggiunta di formaggio e cotti nel brodo. Superlative le lasagne, in pasta verde, con besciamella e sugo bolognese servite dopo averle passate al forno. Grandioso è il timballo: un superlativo incontro tra panna e ragù di carne con tantissimo parmigiano. Bisogna andare sulla costa romagnola per gustare uno squisito brodetto di pesce.

Per i secondi piatti, nelle zone costiere o lagunari, troviamo l’anguilla alla ferrarese, la sogliola dell’Adriatico al vino bianco, gli scampi al prosciutto, oltre alla varietà di pesce azzurro, pesci ai ferri e grandi fritture miste. Nel modenese, da gustare c’è lo zampone, servito con le lenticchie. Nel bolognese la trippa è un piatto prelibato. Nel piacentino sono bravi a proporvi il capretto mentre a Reggio Emilia va in scena il coniglio alla reggiana. Un piatto particolare lo possiamo trovare a Bobbio: le lumache cucinate con carote, cipolle e pomodoro. Nel parmense, una vera e propria prelibatezza sono i cardi con tartufo: da provare.

Particolari i dolci. Tutti altamente calorici e zuccherini. Il Burlengo romagnolo, con riso, farro, orzo, mandorle e noci. La Bracciadella reggiana, una ciambella molto particolare. Una vera delizia è la Bonissima: una torta ripiena di noci, miele e ricoperta di cioccolato. Tipico è il Pan speziale bolognese con zucchero, mandorle, pinoli e spezie varie. Comunque ne esistono decine di varianti, una migliore dell’altra. Nella zona di Reggio Emilia è da provare, nel periodo natalizio, la Spongata di Natale, un dolce ipercalorico ricco di spezie, cannella, noce moscata, chiodi di garofano, miele, noci, mandorle, da non dimenticare la storica “Torta Barozzi” al cioccolato, tipica di Vignola.

Caratteristiche Enologiche

Anche se l’Emilia-Romagna non vanta una tradizione enologica memorabile, ha comunque vini DOCG e DOC. Tra i DOCG troviamo il Pignoletto dei colli bolognesi e l’Albana di Romagna nelle sue varie tipologie: dolce, secco, amabile, passito, spumante. Tra i DOC troviamo il Bianco di Scandiano ed il Bosco Eliceo nelle versioni da uve merlot e sauvignon. Anch’essa DOC ed apprezzata è la Barbera dei colli bolognesi così come sono DOC il Cabernet Sauvignon, il Merlot, lo Chardonnay, il Trebbiano di Romagna ed i piacentini Ortrugo e Gutturnio, La Bonarda, sia “ferma” che “mossa” la troviamo nel piacentino.

Un discorso a parte va fatto per il Sangiovese da cui nascono vini molto importanti in altre regioni, ma in Emilia-Romagna è vinificato come tale, senza le particolarità che lo contraddistinguono nelle altre regioni italiane. Un vino tipico è il Lambrusco che si trova nella zona modenese e nel reggiano con due tipologie: “amabile” e “secco”.